L’eolico magnetico

L’energia che deriva dall’eolico magnetico è quell’energia che si produce grazie ad un aerogeneratore “magnetoeolico”. L’applicazione della tecnologia magnetica accanto a quella eolica, permette agli impianti di ridurre l’attrito del rotore e dunque di risparmiare energia ed accumularne di più. I generatori eolico-magnetici funzionano dunque molto bene sia a basse che ad alte velocità, hanno un range di funzionamento più elevato tra venti minimi e massimi e maggiori rendimenti nella conversione energetica.

In più, non bisogna dimenticare che presentano minori costi di manutenzione, dal momento che non hanno bisogno di cambio olio né di ingranaggi, che causano buona parte dei guasti di un aerogeneratore meccanico. Ecco perché sono in molti a pensare che l’eolico magnetico sia la strada del prossimo futuro nel campo eolico.

La prima turbina di questo tipo è stata presentata al Wind Power Asia nel 2007 con il nome di MagLev Wind Turbine, dove “MagLev” non è altro che l’acronimo di “Magnetic Levitation”. Il prototipo era di grandi dimensioni (foto in alto), poteva produrre fino a 1GWatt di potenza con un’aspettativa di vita lunga addirittura cinquecento anni. In seguito sono stati introdotti dei modelli per minieolico con delle MagLev da 1kW (foto in basso): i risultati sono migliori degli impianti meccanici, producendo un 20% di energia in più e aumentando in media la produzione energetica (grazie all’assenza di attrito) di mille ore all’anno, mettendosi in moto con venti anche di soli 1,5 metri al secondo e capaci di continuare a girare normalmente anche con venti superiori ai 140 km/h.

Queste caratteristiche applicate ai grandi impianti significano, invece, che un solo impianto MagLev potrebbe produrre l’energia che si ottiene da ben cinquanta pale eoliche tradizionali.

Le turbine MagLev sono nate da una collaborazione tra le cinesi Zhongke Energy ed il Guangzhou Energy Research, la Cina è infatti un Paese fortemente interessato allo sviluppo della tecnologia eolica, avendo migliaia di migliaia di chilometri di coste battute da forti venti.

Un’alternativa all’impianto MagLev nel campo dell’eolico magnetico è in studio dal 2011 dall’americana General Electric e si prevede che la ricerca possa dare nuove applicazioni concrete entro due anni. In questo caso, gli impianti sfrutterebbero la stessa tecnologia che è oggi in utilizzo nelle macchine per la risonanza magnetica, basata sul raffreddamento criogenico.

Per il momento, le turbine MagLev sono l’unica applicazione pratica, possiamo vedere una turbina Maglev in funzionamento nel video proposto qui in basso.

3 Responses so far.

  1. Antonio ha detto:

    Salve,
    sarei interessato ad averne 2 per uso domestico…insieme devono raggiungere i 24-26 Kw.Potrei avere informazioni riguardo ai costi e alla reperibilità di questo prodotto?
    Grazie

  2. Rino ha detto:

    mi interessa sapere i dati di produzione, ingombro ecc. della turbina MagLev perchè intenzionato all’acquisto di minieolico per il fabbisogno familiare in casa al mare esposta a maestrale in Sardegna.
    prego inviare i dati richiesti. grazie

  3. Sono molto interessato e mi rendo disponibile all’utilizzo di “maglev” eolico da installare in provincia di Brindisi, vicino ad Ostuni, zona abbastanza ventosa in prossimità di una villa vicino al mare..
    Gradirei ricevere notizie e suggerimenti su:
    installazione, funzionamento, rumorosità, costi di investimento e, se possibile, ricavi dalla produzione di energia e quant’altro inerente questo moderno sistema mag-lev..
    In attesa di riscontro vi saluto distintamente.
    G. Troccoli