L’eolico cinese

L’eolico è l’energia rinnovabile su cui sta puntando con decisione la Cina per superare i propri problemi energetici, oggi ancora troppo legati alle centrali a carbone.

Le enormi superfici e la gran quantità di chilometri di costa della Repubblica popolare cinese hanno dettato la strada e sempre più colossi si stanno muovendo per rendere la Cina una potenza capace di trarre gran parte della sua energia dai venti, grazie allo sforzo comune del governo e di società private.

Secondo un report di Greenpeace, entro il 2020 la Cina potrebbe raggiungere 230 GW di capacità totale degli impianti eolici, una dimensione energetica pari a tredici volte quella della molto osteggiata Diga delle Tre Gole. Queste misure, se confermate, potrebbero quindi andare a sostituire in una decina di anni più di duecento centrali a carbone.

Attualmente la capacità globale della Cina nell’eolico è ferma a 26 GW, si intuisce come il settore conoscerà perciò una vera e propria impennata di sviluppo, che dovrebbe essere sorretta anche da incentivazioni e da una revisione totale della rete energetica nazionale.

Greenpeace sostiene la Cina in questa iniziativa, dal momento che i vantaggi sono particolarmente evidenti tanto più in una regione come la Cina, particolarmente inquinata. L’uso dell’eolico porterebbe infatti a ridurre le emissioni di gas delle centrali di carbone e ad una diminuzione della povertà nelle zone da sempre rurali. Ciò che al momento frena lo sviluppo è la vita relativamente giovane delle aziende cinesi del settore ed un accesso alla rete ancora reso difficoltoso dalle infrastrutture piuttosto arretrate. Tuttavia la velocità con cui la Cina sta cambiando, permetterà di risolvere questi problemi in tempi relativamente brevi.

Sono già molti i parchi eolici di cui è stata prevista la realizzazione. Uno di questi riguarda la regione dello Xinjiang, in cui saranno in vestiti tre miliardi di dollari americani che daranno vita a venti progetti capaci di accumulare 1,65 milioni di kW nei pressi della città di Hami. Il potenziale possibile stimato nell’eolico per la sola Hami è pari a 75 milioni di kW, cioè circa il 60% del totale della regione. Difatti questo è solo il primo passo: nel 2015 la Cina costruirà in zona un impianto da 10,8 milioni di kW ed altri impianti per ulteriori 10 milioni di kW entro dieci anni.

La strada dell’eolico in Cina è tracciata.