La filiera delle biomasse

Le biomasse alimentano una nuova filiera nel campo dell’energia ecosostenibile. Innanzitutto, dobbiamo ricordare che le biomasse agricole possono avere origine da tre comparti differenti: animale, vegetale (a sua volta suddiviso in residui o colture dedicate allo scopo), agroindustriale.

Un primo ampliamento quindi si ha proprio nel settore agricolo, in cui viene introdotto un ulteriore segmento di mercato, le agro-energie, che diventa la base per una nuova filiera di offerta energetica.

La filiera consiste in una serie di passaggi o fasi con cui dalla materia prima agricola – animale o vegetale – si riesca ad ottenere un certo quantitativo energetico. Le fasi all’interno della filiera sono tre:

1-      Reperimento delle biomasse. Avviata dagli agricoltori, consiste nella materia prima animale o vegetale che sarà convertita in energia.

2-      Trasformazione delle biomasse in vettore energetico. Le biomasse vengono raccolte e trasformate in modo da essere utilizzabili come mezzo per generare energia. In questa fase vengono quindi realizzati i biocombustibili dalle biomasse. La scelta del tipo di biocombustibile (olio, biodiesel, biogas..) dipenderà dalle caratteristiche della biomassa. La trasformazione avverrà grazie a processi di diverso tipo: termochimici, biochimici, fisico-chimici.

3-      Utilizzo del biocombustibile in un sistema di conversione energetica. Il biocombustibile viene utilizzato all’interno delle centrali a biomasse per generare energia. L’energia generata potrà essere termica oppure elettrica, ed andrà ad alimentare direttamente le sedi degli utenti finali oppure potrà essere accumulata per uno sfruttamento successivo. I sistemi capaci di generare energia, in questa fase, sono gli stessi utilizzati per le fonti non rinnovabili: motori endotermici, microturbine a gas, motori Stirling a combustione interna. Anche qui la scelta del sistema dipenderà dal tipo di biocombustibile ottenuto.

A differenza della fonti fossili, la biomassa non ha una distribuzione omogenea e, soprattutto, non ha ancora una reperibilità continua capace di alimentare costantemente le centrali. Bisogna quindi lavorare verso la generazione di un flusso costante che possa alimentare le centrali uniformemente nel tempo.