Olio vegetale da biomasse
- 15 Marzo 2012
- Biomasse
- Fabio Mele
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L’olio vegetale si ricava dai semi oleosi e da altre parti di specifiche piante in grado di produrlo. Per questo motivo è possibile ottenere olio vegetale da specifiche biomasse, da impiegare successivamente in impianti di cogenerazione per la produzione di elettricità e calore.
Le colture oleaginose più importanti per i climi temperati (Nord e Centro Italia) sono soia, colza e girasole. Per il clima mediterraneo tipico del Sud buoni risultati si ottengono anche alcune specie brassicaceae come il cavolo abissino.
Per i climi caldi, infine, le migliori piante risultano essere il cocco, l’arachide e la palma da olio. Quest’ultima è la più importante a livello mondiale, costituendo da sola il 20% di tutta la produzione complessiva di oli vegetali.
L’olio vegetale consente varietà di applicazione, il che la rende una fonte ancora più interessante. Non ultimo, questa risorsa è insuperabile rispetto a tutte le altre rinnovabili sotto diversi aspetti: dimensione degli impianti, facilità di approvvigionamento, capacità produttive.
A differenza degli impianti eolici, fotovoltaici e per biomasse legnose e biogas, gli impianti di cogenerazione ad olio vegetale possono essere posizionati ovunque senza problemi di ingombro e senza altri effetti negativi correlati come odori sgradevoli o rumorosità, che spesso non rendono di buon occhio gli altri impianti nei pressi dei centri abitati.
Altro aspetto vantaggioso è dato da un basso costo di impianto per kW sia per i piccoli che per i grandi impianti, che li rende i più remunerativi e che potrebbe per questo essere una condizione favorevole per i produttori agricoli no food.