L’eolico aiuterà l’agricoltura in Sardegna per tre anni

-Se l’Italia non si può dire del tutto uscita dalla crisi, la green economy può senz’altro fare il suo in questo senso. In particolare, l’eolico sembra poter essere in grado di essere un consistente aiuto per la regione Sardegna. La stessa Regione, infatti, ha stipulato un accordo che promette di aiutare gli agricoltori locali ad uscire dalla crisi. In che modo? Semplice, la stipula effettuata con il Banco di Sardegna prevede che fino al 2016 gli imprenditori agricoli professionali potranno chiedere alla Regione di installare sul proprio suolo un impianto di minieolico: fino a 60 kW (un unico impianto o due da 30 kW) per le imprese singole e fino a 200 kW per le imprese associate (minimo cinque) ricavandone energia e senza pagare nemmeno un euro.

L’accordo prevede che sarà il Banco di Sardegna ad accollarsi il costo della realizzazione dell’impianto. Per meglio rendersi conto delle proporzioni, pensate che il costo stimato per un impianto da 60kW secondo la Regione è di circa 250 mila euro. A garantire sul fondo sarà la Sfirz, una finanziaria regionale, per l’80% e per la quota restante la stessa banca.

Gli obiettivi finali sono molteplici: abbattere il costo di gestione aziendale in un momento di crisi, ridurre i costi energetici e rilanciare così gli utili da reinvestire. Un circolo virtuoso che se attivato consentirebbe insperati guadagni che contribuirebbero ad una situazione economica più sana delle imprese agricole.

eolico sardegna 2Il fondo disponibile per questa iniziativa sarà in totale di sette milioni di euro su cui le aziende agricole potranno far affidamento come integrazione al reddito: cedendo l’elettricità prodotta al GSE potranno rientrare del costo di ammortamento e cominciare da subito ad ottenere guadagni ulteriori. Le stime parlano di numerose richieste che porteranno alla realizzazione di duecento/trecento nuovi impianti di minieolico senza costi per le imprese. L’ammortamento completo del costo è previsto in dieci anni con un tasso compreso tra i 5 e il 6% ricevendo comunque da subito anche le risorse dalla vendita dell’energia. A quanto ammontano in soldoni i possibili guadagni? L’impresa agricola potrebbe ricavare da subito 6-8 mila euro e in dieci anni rientrare del finanziamento con guadagni complessivi stimati in 40 mila euro.

Le domande devono essere presentate presso le filiali del Banco di Sardegna e si prevede la possibilità di accoglimento per oltre cento richiedenti. L’iter procedurale per avviare la costruzione almeno negli intenti vuole essere veloce. La Sfirs assicura che le domande saranno evase in massimo trenta giorni e l’ottenimento dei finanziamenti dovrebbe avvenire entro sessanta giorni.

L’iniziativa è stata presa dalla Regione proprio per contrastare l’importante crisi specifica dell’agricoltura sarda, che ha perso la metà delle imprese soltanto nell’ultimo anno e che con questa misura consentirebbe alle imprese agricole di restare nel mercato. È stata annunciata congiuntamente dall’assessore all’agricoltura regionale con i direttori del Banco di Sardegna e della Sfirs.

Fonte: lanuovasardegna.it, sassarinotizie.it

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