Eolico e incentivi

In Italia, l’eolico è sottoposto a due tipologie di incentivi che consistono nei Certificati Verdi e nella Tariffa Onnicomprensiva. La scelta va compiuta all’inizio presentando domanda di “impianto alimentato da fonti rinnovabili” al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ed è possibile effettuare un solo passaggio da un sistema all’altro, prima della fine del periodo di incentivi.

Il GSE, ente che si occupa di questi incentivi, è una società per azioni posseduta (come unico azionista) dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico e stabilisce di volta in volta come debbano avvenire gli acquisti di energia da fonti rinnovabili anche per incentivare le forme “pulite” di energia.

I Certificati Verdi rappresentano forse il meccanismo di incentivazione più comune per quanto riguarda la fonte eolica. Consistono in titoli che vengono attribuiti proporzionalmente all’energia prodotta per un periodo di quindici anni. Il ricavo che deriva dalla loro vendita è garantito da una certa misura di “domanda obbligata” cui sono sottoposti i grandi produttori di energia elettrica da fonte non rinnovabile, che dunque sono obbligatoriamente interessati all’acquisto. Successivamente, rimane in ogni caso la possibilità di valorizzare l’energia immettendola in rete vendendola al GSE con il sistema del “ritiro dedicato”.

Un’alternativa ai Certificati Verdi è costituita dalla cosiddetta “Tariffa Omnicomprensiva”, introdotta con la Legge Finanziaria del 2008. Questa tariffa prevede che i produttori di energia elettrica da impianti eolici possono far ritirare dal GSE l’energia immessa in rete a tariffe di ritiro piuttosto consistenti (proprio per questo sono incentivanti”) per un periodo di quindici anni, senza l’emissione di titoli. Passati i quindici anni, anche in questo caso si può comunque valorizzare l’energia vendendola a prezzi “normali” con il ritiro dedicato. L a tariffa omnicomprensiva è di valida applicazione solo per tutti quegli impianti eolici entrati in attività dopo il 31 dicembre 2007 e dotati di potenza nominale annua non superiore a 200 kW.