Inclinazione e orientamento dei pannelli solari

L’inclinazione e l’orientamento dei pannelli solari è fondamentale per garantire il massimo assorbimento di radiazione solare. L’inclinazione riguarda l’angolo con il suolo mentre l’orientamento riguarda l’installazione rispetto alla direzione (nord, sud, est, ovest).

È necessario che i pannelli siano esposti per più tempo nel modo più perpendicolare possibile ai raggi.

L’orientamento è anche detto “azimut” e un parametro indiscusso è che debba avvenire indicativamente a sud (azimut 180°). Il sud infatti garantisce l’irraggiamento migliore nelle ore centrali del giorno, in cui viene liberata la maggior parte dell’energia solare.

L’inclinazione è anche chiamata “elevazione”. In caso di inclinazione fissa, la miglior inclinazione possibile è di 30°. A 30°, i pannelli solari ricevono la media più alta di radiazione nell’arco di un anno solare rispetto ad altre inclinazioni e quindi riescono a produrre la maggior quantità di energia nel corso di un anno. Nel disegno possiamo vedere una rappresentazione grafica di quanto detto per l’esposizione e l’orientamento.

Per quanto riguarda i pannelli solari termici, invece, l’inclinazione ottimale si sposta sui 60°, perché a 30° si produrrebbe eccessiva acqua calda in estate e problemi di riscaldamento in inverno, quindi bisogna inclinare i pannelli facendo in modo che l’assorbimento maggiore sia concentrato nei mesi freddi, mentre d’estate la produzione di acqua calda può certamente essere limitata.

Generalmente, possiamo calcolare che l’inclinazione dei pannelli solari rispetto al suolo è ottimale togliendo dieci gradi rispetto alla latitudine del posto, mentre per quanto riguarda i pannelli solari termici l’inclinazione ottimale si raggiunge aggiungendo quindici gradi rispetto alla latitudine del posto.

Se i pannelli solari sono mobili, invece, si potrà regolare l’inclinazione di volta in volta in base al periodo dell’anno per ottenere un miglior assorbimento durante tutto l’anno solare. Esistono, infine, dei particolari pannelli fotovoltaici che utilizzano dei sistemi complessi di cosiddetto “orientamento attivo”: vale a dire che i pannelli si orientano automaticamente da soli con l’ausilio di particolari dispositivi elettromeccanici detti “inseguitori solari”. Come dei veri e propri girasole, gli inseguitori cambiano l’orientamento a seconda dell’orario e quindi del movimento del sole, massimizzando l’energia immagazzinata come è possibile vedere dal grafico accanto. In questo caso, comunque, l’investimento da fare risulterebbe notevolmente più oneroso.