Pannelli solari termici per il riscaldamento a pavimento

Una caratteristica delle nuove abitazioni è quella di sfruttare l’energia solare per il riscaldamento, andando a sostituire la tecnologia dei termosifoni.

Sempre di più, infatti, le case di nuova costruzione prevedono al posto dei termosifoni un sistema di riscaldamento che corre sotto il pavimento.

Il vantaggio immediato è dato dal risparmio sull’impianto, che costa circa il 20-30% in meno. In più, il calore viene irradiato nettamente meglio ed in modo uniforme. Non indifferenti i vantaggi estetici, data dall’assenza di apparecchiature di riscaldamento esterne e dalla manutenzione che è molto meno dispendiosa. Questo sistema di riscaldamento può essere implementato sia con delle normali caldaie, sia tramite un unico impianto a pannelli solari termici da cui ottenere acqua calda e riscaldamento. Sotto il pavimento infatti si faranno passare i tubi dell’acqua calda, rilasciando anch’essi calore.

Il costo per una casa sui 150 metri quadri è in media tra gli 8 e i 10 mila euro, per le abitazioni più piccole, tuttavia, la cifra si ritocca non di molto verso il basso. L’unica problematica riguarda la capacità di generare al massimo il 70% del calore necessario alla casa. Si può ovviare al problema con un impianto di aria condizionata calda e fredda, in modo che nei giorni invernali particolarmente freddi, l’aria calda condizionata aiuterà il riscaldamento a pavimento. O, comunque, utilizzarlo per dare una mano alla caldaia diminuendo notevolmente i consumi.

D’estate, viceversa, alcuni impianti possono essere in grado di raffreddare l’ambiente, dal momento che è possibile impostare la temperatura dell’acqua in circolazione nei tubi fino a 10-15 gradi, abbassando la temperatura del pavimento negli assolati giorni di luglio e agosto.

Seguendo la stessa tecnica, alternativamente al pavimento è possibile anche il riscaldamento a parete, facendo scorrere i tubi lungo i muri.

Le tecnologie impiegate in questa modalità di riscaldamento sono essenzialmente due: pannelli radianti, che dispongono di bassa inerzia termica, o in alternativa delle serpentine inserite sotto i parquet. I pannelli radianti però sono gli unici che possono essere utilizzati in questo tipo di impianti per un funzionamento ad energia solare.

In questo caso i pannelli solari termici saranno collegati ad un serbatoio d’acqua isolato termicamente  attraverso un circuito a pavimento o a parete. Nelle immagini, si possono vedere alcuni esempi di impianti di riscaldamento a pavimento.

3 Responses so far.

  1. Cristiano ha detto:

    Buongiorno,

    In riferimento a quanto riportato sopra
    “L’unica problematica riguarda la capacità di generare al massimo il 70% del calore necessario alla casa. Si può ovviare al problema con un impianto di aria condizionata calda e fredda…”

    Non ho mai sentito parlare che il riscaldamento a pavimento non ce la fa a generare tutto il calore necessario.
    è possibile chiarire questo punto?

    Grazie mille
    Cristiano

  2. Fabio Mele ha detto:

    In questo caso, la “generazione del 70% del calore necessario” fa riferimento ad un riscaldamento a pavimento utilizzato con la tecnologia dei pannelli solari termici. Nel caso di riscaldamento a pavimento con normali caldaie, il limite non si pone. Solitamente, con i pannelli solari termici è ancora necessaria (almeno nei giorni invernali più freddi) un’integrazione.
    Saluti e grazie a te

  3. enrico ha detto:

    salve .. come è possibile che un impianto di riscaldamento a pavimento costi il 20 o 30% in meno di un impianto tradizionale??