Energia rinnovabile e biogas per un futuro sostenibile

Energia rinnovabile e biogas

Il tema delle energie rinnovabili tiene banco oggi come non mai. Il motivo è semplice: coinvolge due esigenze diverse ma pressanti. Da un lato, la necessità per le attività produttive di rifornirsi di energia e di materie prime a prezzi sostenibili. Dall’altro, la necessità di far fronte al cambiamento climatico, ridurre le emissioni, alleggerire l’impatto ambientale.

Vale dunque la pena fare il punto sulle fonti rinnovabili attualmente a disposizione, focalizzando l’attenzione su quelle meno note ma che si rivelano fondamentali per molte attività produttive, come il biogas. Lo faremo in questa guida. Parleremo di energia rinnovabile, degli impianti di biogas, fino ad approfondire il concetto di digestato come biofertilizzante.

Un panorama complesso

Lo scenario attuale è falcidiato di ostacoli, sfide e difficoltà per le attività produttive, siano esse coinvolte nel settore primario o nel settore secondario.

L’ostacolo più grande è il prezzo delle materie prime e dell’energia, che è molto cresciuto negli ultimi anni e ancora non si è attestato del tutto. La sfida più grande, invece, è coniugare la redditività con le dinamiche di trasformazione green. Dinamiche, queste, spinte dall’approccio sempre più “verde” del legislatore ma anche da un’opinione pubblica sempre più sensibile ai temi ambientali

In questo contesto, può essere difficile trovare una quadra. Per le industrie, certo, ma anche e soprattutto per le aziende agricole, che sono più energivore di quanto si pensi. Pensiamo solo alle dinamiche di sfruttamento del suolo, all’impiego di sostanze fertilizzanti che – al netto delle considerazioni sulla salute – generano un certo impatto ambientale, tanto in fase di produzione quanto in fase di utilizzo.

Conoscere le fonti di energia rinnovabili a disposizione, e non fermarsi a quelle solite, è dunque un buon punto di partenza per coniugare redditività a rispetto delle normative, dell’ambiente etc.

Le principali fonti di energia rinnovabili

Dunque, quali sono le fonti di energia rinnovabile? Qui presentiamo  le più importanti, a prescindere del ruolo che ricoprono nell’immaginario collettivo.

  • Questa fonte sfrutta il calore del sole, che si trasforma in energia mediante i pannelli fotovoltaici e gli impianti di solare termico. E’ efficace ma presenta alcuni limiti. Il flusso di energia è infatti poco regolare e richiede l’impiego intelligente di batterie di accumulo.
  • Fonte di facile accesso in quanto sfrutta le turbine eoliche per trasformare il vento in energia. Il difetto principale è la specificità: può essere impiegata solo in zone tradizionalmente ventose. Un altro difetto è l’impatto sul panorama, che è piuttosto vistoso.
  • Geotermico. Questa fonte sfrutta il calore del terreno. Il suo pregio è la costanza. Inoltre, può essere impiegata un po’ ovunque. il suo difetto principale, invece, è dato dai costi di installazione e di attivazione, che sono importanti.
  • Biogas. Questa fonte di energia sfrutta i processi aerobici della materia organica. I normali processi di decomposizione e fermentazione producono anidride carbonica e metano, i quali possono essere convertiti in energia nelle centrali di biogas. E’ una fonte “intelligente” in quanto pesantemente implicata nell’economia circolare. Procede dal riciclo, dunque consente di raggiungere due obiettivi in un sol colpo. Tuttavia, richiede una ferrea organizzazione per essere posta a regime.
  • Digestato. Anche questa fonte sfrutta i rifiuti organici. In questo caso, essi vengono trasformati in fertilizzanti. Ne parliamo più approfonditamente nel prossimo paragrafo.

Digestato, una risorsa per l’agricoltura

Il digestato è una delle risorse a basso impatto ambientali  più interessanti. Anzi, si configura come una risorsa per le aziende agricole che vogliono trovare la quadra tra redditività, rispetto per il territorio, adesione alle tematiche green.

I vantaggi del digestato sono numerosi. Ecco i principali.

  • E’ poco inquinante. L’alternativa al digestato, ovvero la soluzione ancora oggi più utilizzata, è l’impiego massiccio di fertilizzanti chimici. Questi, per essere prodotti, generano parecchie emissioni. Inoltre, tendono a compromettere la salubrità del suolo.
  • E’ salutare. Produrre cibo con il digestato significa utilizzare fertilizzanti naturali. Dunque, anche la qualità del cibo ne beneficia e, più in generale, la salute delle persone.
  • E’ coinvolta nell’economia circolare. L’impiego del digestato implica il riciclo dei rifiuti organici. Questi dismettono il ruolo di “prodotto di scarto” e si trasformano in “risorsa” per le aziende agricole.

Il consiglio per le aziende agricole è dunque il seguente: integrare il digestato nei loro processi di produzione. In attività vi sono molte imprese che producono digestato pronto per l’utilizzo. Tra queste, Virdis Energia, che vanta una lunga esperienza e ha già fatto la fortuna di molte aziende agricole. Realizza digestato di qualità, propone prezzi equilibrati, pone l’accento sulla tempistica, cura l’esperienza lato cliente per garantire un servizio efficiente e comodo.