Stop ai combustibili fossili entro il 2035: l’appello delle ONG

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Il mondo è in una corsa contro il tempo per affrontare la crisi climatica che minaccia il nostro pianeta. In questa sfida epocale, le organizzazioni non governative (ONG) si ergono come voci determinate a guidare il cambiamento. L’obiettivo è chiaro e coraggioso: porre fine all’uso dei combustibili fossili entro il 2035. Questo appello rappresenta una pietra miliare nell’agenda ambientale globale, una chiamata all’azione che richiede un impegno immediato e un cambiamento radicale nella nostra dipendenza da fonti energetiche dannose per il clima. Vediamo i motivi dietro questa richiesta ambiziosa, i piani dettagliati delle ONG per raggiungere questo obiettivo, e l’importanza cruciale di agire con determinazione per un futuro sostenibile per tutti.

Global Fight To End Fossil Fuels: 3 giorni per dire NO ai combustibili fossili

Nel corso dell’ultimo fine settimana, centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni angolo del pianeta sono scese nelle strade per alzare la voce contro un nemico comune: i combustibili fossili. Oltre 650 eventi sono stati organizzati in centinaia di città, tutte accomunate da un unico grido di protesta – il phase out dei gas, del petrolio e del carbone. Questa mobilitazione di massa rappresenta l’appello della “Global Fight To End Fossil Fuels,” un appello che giunge in un momento cruciale, proprio in concomitanza con il Climate Ambition Summit.

Il Climate Ambition Summit, convocato dalle Nazioni Unite e tenutosi questa settimana, è stato progettato per catalizzare azioni decisive nel combattere il cambiamento climatico, un imperativo che guida la strada verso la Cop28 di Dubai. Tuttavia, le aspettative per il summit sono state accompagnate da un senso di delusione, poiché il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non si è presentato nemmeno a New York.

Questo fine settimana è stata una tre giorni di proteste su scala globale, un’occasione per chiedere alle nazioni di “rinnovare e rafforzare i propri impegni per un’eliminazione rapida, giusta ed equa dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili sostenibili.” Questa mobilitazione non è soltanto un appello per un futuro più verde, ma anche una denuncia nei confronti dell’industria dei combustibili fossili che ha accumulato profitti esorbitanti a spese della popolazione mondiale, della biodiversità e della stabilità del nostro clima.

Mentre il mondo guarda al vertice ONU in cerca di soluzioni e impegni concreti per affrontare la crisi climatica, la voce delle persone nelle strade richiama l’attenzione su una verità inequivocabile: il tempo per agire è adesso. L’appello per porre fine ai combustibili fossili è forte e chiaro, e rappresenta una richiesta urgente per un futuro sostenibile per tutti.

Abolizione dei sussidi fossili: si chiede lo stop a nuovi progetti di estrazione di idrocarburi

In un momento cruciale per il futuro del nostro pianeta, i movimenti per il clima di tutto il mondo avanzano una richiesta inequivocabile: è ora di porre fine ai sussidi fossili e di fermare ogni nuovo progetto di estrazione di idrocarburi. Questi due fronti rappresentano una battaglia essenziale per affrontare la crisi climatica, ma purtroppo le notizie che giungono da entrambi non sono rassicuranti.

Nel 2022, i sussidi alle fonti energetiche fossili, siano essi espliciti o impliciti, hanno raggiunto una cifra incredibile: oltre 7.000 miliardi di dollari, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale. Questo ammontare rappresenta il 7% del PIL globale, quasi il doppio di quanto destiniamo all’istruzione. Nonostante le promesse di alcuni paesi di cancellare tali sussidi, la realtà è ben diversa. Solo l’Italia, a partire dall’inizio del 2023, ha elargito sussidi fossili per un valore di 1,2 miliardi di dollari.

Nel frattempo, l‘espansione delle fonti fossili continua inarrestabile, sostenuta dalla retorica dell’industria che, quest’anno, domina la presidenza della Cop28. Secondo un’analisi condotta dalla ONG tedesca Urgewald, ben il 96% delle compagnie fossilifere ha ancora piani di sviluppo ed espansione. Sul fronte europeo, 43 organizzazioni non governative chiedono un immediato stop ai combustibili fossili entro il 2035 e presentano un piano articolato in 10 punti per realizzare questo ambizioso obiettivo.

In un mondo che necessita urgentemente di soluzioni concrete per affrontare il cambiamento climatico, la richiesta di abolire i sussidi fossili e porre fine all’espansione delle fonti energetiche fossili si fa sempre più pressante e rilevante.