Bollette 2022 da record, rincari mai visti prima

L’inverno sarà rigido. Soprattutto per il nostro portafoglio, considerando gli ulteriori aumenti dei prezzi sulle nostre bollette energetiche. L’Autorità per le Reti Energetiche e l’Ambiente (ARERA) ha annunciato giovedì un nuovo balzo del prezzo dell’energia elettrica in Italia per il mercato regolamentato, a partire dal 1° ottobre. Vediamo cosa aspettarci dalle prossime bollette.

Rincari energetici: le prospettive in vista dell’inverno

Dal 1° ottobre 2022, l’energia elettrica si attesterà su un valore di riferimento di 66,01 cent per kWh, per un rincaro stimato del +59%. Secondo i dati del 2021 dell’agenzia, circa il 41,5% delle famiglie nel Paese è interessato da questo aumento legato al mercato regolamentato.

Si tratta di un forte incremento ma comunque frenato da un intervento straordinario di Arera, motivato come “misura necessaria a causa delle condizioni eccezionalmente gravi della situazione“. “I prezzi del gas all’ingrosso, che hanno raggiunto livelli enormi negli ultimi mesi a causa della guerra in Ucraina, i timori per la sicurezza dei gasdotti e le tensioni finanziarie, avrebbero rischiato di portare a una crescita del 100% del prezzo dell’energia elettrica”, ha annunciato l’ARERA in un comunicato stampa.

Un raddoppio delle tariffe avrebbe aumentato il numero dei ritardi di pagamento, aggiungendosi alle difficoltà delle famiglie e del settore energetico “, ha aggiunto il presidente dell’ente, Stefano Besseghini.

L’impatto dell’aumento dell’elettricità sulle bollette sulle tasche degli italiani

L’aumento del prezzo dell’energia elettrica causerà a una tipica famiglia italiana una spesa annua di circa 1.322 euro nel 2022. La bolletta elettrica annuale è stata di 632 euro nel 2021.

Da inizio anno il governo uscente, presieduto da Mario Draghi, ha stanziato 66 miliardi di euro di aiuti per mitigare l’impatto della crisi energetica su famiglie e imprese.

Il piano nazionale per la riduzione dei consumi

Di fronte alla minaccia russa di interrompere la fornitura di gas durante l’inverno, l’Italia ha pubblicato il suo piano volto a risparmiare 5,3 miliardi di metri cubi.

La prima misura mira a ridurre di un grado il riscaldamento, a 17 gradi per gli edifici che ospitano attività industriali o artigianali ea 19 gradi per gli altri.

Inoltre, l’attività delle centrali termiche sarà ridotta di 15 giorni. L’avvio del riscaldamento sarà attivato con otto giorni di ritardo rispetto agli anni precedenti nel mese di ottobre, e interrotto sette giorni prima della fine dell’esercizio. Anche la durata giornaliera sarà ridotta di un’ora.

Il ministero elenca anche consigli utili per risparmiare energia in casa. Semplici comportamenti da adottare che influiscono sia sulla domanda di gas che sul costo della bolletta energetica delle famiglie.

Tra le misure di sensibilizzazione citate, il ministero suggerisce di ridurre la temperatura e la durata della doccia, di abbassare la temperatura di cottura dopo aver fatto bollire l’acqua, di non usare lavatrici e stoviglie solo quando sono piene, o di non lasciare gli elettrodomestici in stand-by.

Il piano indica anche che il livello di stoccaggio del gas ha raggiunto circa l’83%, ovvero vicino all’obiettivo del 90% per poter affrontare l’inverno.